In che senso…?

L’istituzione del senso unico di marcia in corso Roma solleva polemiche tra gli amministratori e tra i cittadini

Nell’attuale clima politico cellamarese ogni occasione è buona per stigmatizzare l’operato dell’avversario di turno.

Questa volta tocca all’ex assessore ed ex “consigliere di maggioranza” Gianluca Vurchio che, poche ore dopo la sua entrata in vigore (N.d.A.: 3/4/2018), esprime sui social le sue osservazioni sull’ordinanza che istituisce il senso unico di marcia per una parte di corso Roma.

Come specificherà poi sui media, il suo dissenso non è tanto nel merito quanto nel “modus operandi”. L’aspetto, però, che colpisce di più è la girandola di opinioni che si è scatenata sui social tra i cittadini.

Divieto_A

Chi vuole corso Roma in un senso, chi nell’altro, chi sostiene che sarebbe stato sufficiente istituire il divieto di sosta su entrambi i lati chi ritiene, invece, che sarebbe stato meglio istituirlo su uno solo.

CorsoRomabis
Il divieto di sosta nel tratto iniziale di corso Roma attivo sino al 2 aprile scorso

C’è anche qualcuno che si accorge che il divieto di sosta era già presente su un lato, quanto meno nel tratto più problematico, cioè quello che si innesta sulla piazza e che ospita il 50% delle numerosissime attività commerciali (N.d.A.: 4 in tutto) che insistono su corso Roma e che qualcuno (vedi foto) giudica in forte aumento, infatti qualche anno fa erano solo 5.

Divieto_B

Alcuni sostengono, quindi, che sarebbe bastato far rispettare i divieti già esistenti, magari elevando qualche multa, ma c’è chi ribatte che tra carenze di organico nella polizia municipale e “familiarità” tipica di un piccolo comune ciò sarebbe difficile e si arriva allora ad invocare il “senso civico”.

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Rifiuti di ogni genere lungo la strada che porta da via Casamassima alla provinciale 84. Sulla sinistra il palo con il cartello di Divieto di discarica – Zona videosorvegliata

A questo punto, purtroppo, bisogna fare l’amara riflessione che questo invocato senso civico non è così diffuso tra i nostri cittadini come sbandierato in rete, altrimenti non si spiegherebbe la gran varietà di auto (prive di contrassegno) che sostano quotidianamente occupando i diversi stalli riservati ai disabili o la gran quantità di rifiuti di ogni genere abbandonati lungo le strade secondarie o in prossimità degli svincoli della vicina statale.

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Piccolo esempio delle tante auto che nel corso della giornata si alternano occupando gli stalli cittadini riservati ai disabili: da sinistra a destra: BMW, FIAT, AUDI, OPEL e ancora OPEL

Sembra opportuno rimarcare però che, pur auspicando un comportamento più rispettoso delle norme vigenti da parte di tutti, chi è deputato a garantirne il rispetto ed ha gli strumenti per farlo è certamente il Comune tramite il corpo di Polizia Municipale che è chiamato, nell’ambito del suo territorio di competenza, a garantire l’osservanza delle leggi e dei regolamenti.

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