O meglio, “quando si superano i limiti?” è la domanda che i cittadini cellamaresi devono farsi quando rientrano nel proprio comune. Ciò avviene perchè variando la strada di ingresso al paese varia il limite di velocità situato al di sotto del segnale di inizio centro abitato.

Il legittimo dubbio nasce dal fatto che in realtà il segnale di inizio centro abitato è definito un “segnale a validità zonale” e proprio per questo, come previsto dall’art. 131 comma 4 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada, non è necessario aggiungere i due segnali di prescrizione di limite di velocità (N.d.A.: 50 Km/h) e di divieto di segnalazioni acustiche, in quanto già previsti rispettivamente agli articoli 142, comma 1, e 156, comma 3, del codice.

D’altra parte lo stesso art. 131 comma 4 recita “Eventuali altre prescrizioni valide per l’intero centro abitato possono essere rese note con il corrispondente segnale installato in abbinamento a quello di INIZIO CENTRO ABITATO” e, poiché è legittimo che il comune possa fissare limiti diversi da quelli previsti al comma 1 del già citato articolo 142 ne discende che il limite di velocità riportato in abbinamento all’inizio di centro abitato è valido in tutto il centro urbano.

Riepilogando, nei centri urbani il limite di velocità previsto dal C.d.S. è di 50 Km/h; se un comune volesse, legittimamente, imporre un limite più basso sulla propria rete viaria, potrebbe inserire il segnale in abbinamento a quello di inizio centro abitato rendendolo così “a validità zonale” ed evitando quindi l’obbligo di dover ripetere il segnale dopo ogni intersezione come previsto dall’art. 104 comma 2 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada.

In definitiva se si arriva da Casamassima il limite a Cellamare è di 30 Km/h, se si viene da Capurso di 40 e se, invece si entra arrivando dalla statale 100 o dalla provinciale 99 (da Noicattaro) di 50 Km/h. Chissà, forse vale la pena di giocarselo questo terno secco 30, 40 e 50 su Bari e Tutte.