Questi fantasmi (atto II)

La stessa scena del primo atto, ma completamente rinnovata.
L’arredamento è cambiato. Tutto nuovo di zecca. (dal copione della commedia)

Sipario. In realtà l’arredamento, che tanto ha fatto discutere, non ci risulta ancora essere stato posizionato nella nuova sede prevista per la sala consiliare e cioè il Castello Caracciolo, ma quale ambientazione migliore per poter trovare dei fantasmi? (N.d.A.: ricordiamo, come spiegato nell’atto I, la definizione di fantasma: “Immagine non corrispondente a realtà, cosa inesistente, illusoria“)

Il senso di ordine e pulizia che traspare dall’inizio del secondo atto della commedia si addice alla perfezione alla tipologia di “fantasmi” della quale parliamo oggi. Tratteremo, infatti, di fantasmi ancor più “invisibili” di quelli del primo atto: regolamenti esistenti ma inapplicati, altri citati ma introvabili, organismi creati ma sconosciuti anche ai membri degli stessi e così via.

Iniziamo proprio dal castello perché siamo certi che in pochi sono al corrente del fatto che dallo scorso settembre in tutto il Castello Caracciolo, aree aperte incluse, vige il divieto di fumo ampiamente disatteso dagli stessi amministratori.

Se poi consideriamo che nella stessa ordinanza sindacale è previsto il divieto di fumo “nei parchi e nelle aree verdi del territorio frequentate da bambini e nelle zone ad essi dedicate” ecco che il primo “fantasma” l’abbiamo certamente trovato.

Un argomento particolarmente in voga negli ultimi anni e che suscita spesso accesi dibattiti è quello degli animali da compagnia e, in particolare, dei cani visto che, quasi sempre, i regolamenti si limitano a dare indicazioni per questa specie.

Il Comune di Cellamare si è dotato sin dal 2004 di un regolamento per la detenzione e circolazione dei cani, approvato in uno dei primi Consigli Comunali dalla amministrazione Laporta (I mandato), mostrando grande sensibilità per l’argomento. Peccato che, anche in questo caso, il regolamento sia poco più che “un pezzo di carta”.

1. È fatto divieto di introdurre cani, anche al guinzaglio e con la museruola, nei negozi di generi alimentari, così come è fatto divieto di introdurli in bar, ristoranti e simili pubblici esercizi.
2. È fatto obbligo al gestore o proprietario dei negozi sopra indicati e/o nei pubblici esercizi di somministrazione alimenti e bevande di segnalare all’ingresso del locale tale divieto.
6. Chiunque viola le disposizioni previste ai comma 1 e 2 del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somme da € 51,65 a € 258,23.

Commi 1, 2 e 6 dell’Art. 8 del Regolamento

A mero titolo di esempio abbiamo riportato uno stralcio dell’articolo 8 di questo regolamento del quale chiunque può verificare la “non applicazione” (N.d.A.: non si vuole entrare nel merito della norma, semplicemente una regola si scrive perché sia rispettata, non per dire che esiste).

In questa rapida carrellata proviamo a cercare qualche altro “fantasma” nelle pieghe dello Statuto Comunale e, con una certa facilità, ci imbattiamo in una serie di regolamenti ai quali lo statuto rimanda per l’applicazione pratica di principi da esso sanciti.

Il Titolo III, “PARTECIPAZIONE E DIRITTO ALL’INFORMAZIONE” è una miniera inesauribile di regolamenti citati ma introvabili sul sito ufficiale del Comune.

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Stralci di alcuni articoli del Titolo III dello Statuto Comunale

Troviamo, infatti, un regolamento per l’erogazione di contributi in favore delle associazioni (art.35 comma 2) e il Regolamento sul decentramento amministrativo e la partecipazione (stesso art. comma 5) dei quali non è ben chiaro se il primo sia, in realtà, una parte del secondo o no e che, comunque, non esistono nella apposita sezione del sito comunale esattamente come uno o più regolamenti citati agli articoli 40 e 41 riguardanti le modalità di attuazione delle consultazioni popolari.

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Art. 39 dello Statuto Comunale

All’articolo 39 troviamo poi le grandi assenti dalla scena amministrativa cellamarese, le consulte, pensate per “favorire la partecipazione dei cittadini” ma mai istituite.

A dirla tutta in realtà una consulta risulta costituita nell’ormai lontano 2004. Nelle pieghe di un altro regolamento, infatti, viene costituita la “Consulta Comunale dello Sport” della quale viene definita anche la composizione.

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Art.3 del “Regolamento per l’utilizzo degli impianti sportivi comunali”

Il regolamento in questione, anch’esso non disponibile nell’apposita sezione del sito del comune, riguarda l’utilizzo degli impianti sportivi. Approvato con delibera di C.C. n° 15 del 27 aprile 2004, all’articolo 3 (in foto) istituisce appunto la consulta dello sport senza peraltro stabilirne il funzionamento né le modalità di convocazione ed in effetti non ci risulta sia mai stata convocata in 14 anni rendendola l’ennesimo fantasma di Cellamare.

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Avanti c’è posto!

Una ulteriore improvvisa impennata del numero di abitanti a Cellamare fa somigliare la cittadina alla metro romana all’ora di punta

Ci risiamo! Abbiamo fatto appena in tempo a pubblicare un articolo sull’incremento dei residenti a Cellamare che il Sindaco, Michele De Santis, nel corso di un’intervista rilasciata a Radio Manbassa il 12 maggio in occasione del Convegno “Il diavolo è un teenager?”, diffonde nuovi dati aggiornati sulla situazione della popolazione del paese.

Il nostro è un paese di seimila abitanti che ha avuto un aumento demografico negli ultimi 10 anni del 700, dell’800% eh dico numeri a caso perché, per dire nel 1988 eravamo 1800 abitanti, oggi ne siamo 6000

I dati statistici riportati da De Santis, se fossero reali, porterebbero ad una popolazione attuale di 38143 anime che ci fanno immaginare il nostro buon sindaco come un novello Fabrizi intento a far entrare, in qualche modo, tutti i nuovi arrivati, come nel mitico film del 1942, con il problema di dove farli accomodare.

E forse è per questo che nel PUG così fortemente voluto dalle ultime amministrazioni ci sono tante nuove aree edificabili e nei primi mesi di quest’anno, nonostante i numerosi immobili invenduti e/o non locati, siano stati concessi permessi di costruire per 38 nuove unità immobiliari.

Popolazione residente
Da tuttitalia.it su dati ISTAT. La fonte riporta la dicitura: I grafici e le tabelle di questa pagina riportano i dati effettivamente registrati in Anagrafe

Ad onor del vero il primo cittadino ammette di “dire dei numeri a caso”. Quello che proprio non si capisce è perché lo faccia, perché, avendo a disposizione innumerevoli modi per avere dati certi, preferisca sparare numeri “in libertà” correndo il rischio di dare fondamento al sospetto  di fare la stessa cosa anche con numeri ben più importanti.

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Il “link” all’articolo di Antonio Carbonara inserito su facebook dall’ex assessore Vurchio

Peraltro, anche nel precisare i dati, ad esempio, relativi al 1988, proprio non riesce ad andare d’accordo con l’ex assessore Michele Laporta che nel suo “Cella Amoris terra d’amare” riporta, citando le fonti, un numero di abitanti di 2369 e non di 1800.

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Da: “Cella Amoris terra d’amare” di M. Laporta

Questa difficoltà con il numero di residenti a Cellamare è venuta fuori anche nell’ultimo  Consiglio Comunale del 26 aprile. Durante il dibattito, infatti, Gianluca Vurchio ha evidenziato un errore nella relazione del Revisore dei Conti sul rendiconto di gestione 2017 che era in approvazione (N.d.A.: a pag. 2 del verbale del C.C.).

E volevo segnalare degli errori che sono riportati nella redazione del Revisore dei Conti a pagina 26: l’indebitamento dell’ente ha avuto la seguente evoluzione e sul numero di abitanti mi balza all’occhio che nel 2015 la popolazione residente del comune di Cellamare era 5779 abitanti, nel 2016 era 5779 abitanti, nel 2017 era 5779 abitanti. Quindi,mi pare strano il fatto che in tre anni il numero degli abitanti di Cellamare non abbia mai subito variazioni. Perché? Perché nel 2017 il numero degli abitanti è di 5838 e non di 5779.

Dall’intervento del consigliere Vurchio in C.C. del 26/04/2018

L’osservazione del consigliere (N.d.A.: ne fa anche altre, riportate nel verbale del C.C.) si riferisce all’indebitamento dell’ente e trova la sua rilevanza nel fatto che il numero di abitanti contribuisce a definire il parametro dell’indebitamento pro capite.

Pag_26_Revisore_2017
Tabella a pag. 26 della Relazione del Revisore sul bilancio consuntivo 2017

Il dirigente di settore, invitato dal Sindaco, rispondeva che il dato, essendo quello del Revisore dei Conti un parere, non era poi così importante.

Quello del Revisore dei Conti è un parere, non è un censimento anagrafico, la popolazione serve per dare un parametro, ma se viene sbagliato il numero degli abitanti e si prende quello del penultimo esercizio precedente così come prevedeva la vecchia normativa non ci sono problemi.

Dall’intervento del dr. Raimo – resp. settore finanziario

In definitiva risulta abbastanza evidente che negli ultimi mesi una cosa accomuna i nostri consiglieri comunali, sembrano fare, chi più chi meno, un po’ di fatica con questi benedetti numeri, così poi va a finire che 5 è maggiore di 12 diviso 2, 600.000 è uguale a 26000 (euro) o  102  è minore o uguale a 100 e Cellamare diventa sempre più affollata, tanto da poter dire “Avanti…c’è posto”.

Facts, not opinions

The importance of objectivity of facts in a world of opinions

Italianbandiera-italiana

We are now in a 2.0 society, no excuse 3.0 or maybe, while I write, we are already at 4.0. However we are all in the network, multimedia, “social”, always “connected” and, finally, with the possibility of flooding the web with our precious opinions.

No matter the topic, it makes no difference if we have always dealt with nuclear physics, but we are talking animatedly about how the upper of a crafted shoe is made or, vice versa, we are very skilful shoemakers and object to cold fusion.

It is not enough. We are so fascinated by the huge variety of content that we are faced with that we can not resist the temptation to share everything from the amazing news of the treatment of tumors with water, bicarbonate and lemon  to the appeals to save a little lamb at Easter or to leave Libyan piracy the boats of migrants.

And so we come to the paradox.

We are in an era where it is easier than ever to access information and, above all, to sources, just think about what it meant only 20 years ago to want to consult the text of a law or know what the art. 158 of the highway code, and yet we use the network (actually born with the purpose of exchanging information) essentially to “cheer” for this or that opinion, often without having any awareness of what we are talking about and without the slightest curiosity to understand more.

Consider your origins: you were not made to live as brutes, but to follow virtue and knowledge. (Dante Alighieri)

It is with these premises that this blog is born, aware of the fact that it is probably impossible to try to tell a fact not to show your opinion, but with the precise intent of describing the facts, because in words you can claim to have seen flying donkeys and certainly we will find someone who will believe ….